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    Andrea Coppola premiato con la Palma d’oro al Merito tecnico

    19 dic, 2018

    La Casa delle Armi al Foro Italico ha ospitato la cerimonia annuale dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano. Tra i premiati di quest’anno c’è il capo allenatore della sezione di canottaggio del Reale Yacht Club Canottieri Savoia Andrea Coppola, che ha ottenuto la Palma d’oro al Merito tecnico.

    Capo allenatore del gruppo olimpico maschile della nazionale italiana, Coppola è al Circolo Savoia dal 2010. Incredibile il numero di successi ottenuti da tecnico: decine di titoli italiani, medaglie mondiali e olimpiche. Gli deve molto Matteo Castaldo, l’uomo d’oro di questa generazione di canottieri napoletani. Con Coppola arrivò il primo titolo italiano di Matteo in singolo, quindi la medaglia d’oro mondiale nel 2015, il bronzo olimpico di Rio 2016 e altri due argenti mondiali nel 2017 e 2018.

    Coppola è stato l’uomo che ha riportato la Coppa Lysistrata al Circolo Savoia nel 2012, dopo un digiuno che durava dal 1980. Il team bianco blu, sotto la sua guida, ha vinto la coppa remiera più antica d’Italia anche nel 2013, 2014, 2015 e 2018.

    Un crescendo di risultati che nel 2018 ha raggiunto il suo apice: con Coppola alla guida tecnica, quest’anno i canottieri del Circolo Savoia hanno vinto medaglie in tutte le competizioni nazionali e internazionali. Spiccano i 10 titoli italiani e la medaglia d’oro iridata dell’armo tutto societario formato da Scalzone e Di Mare.

    In oltre quarant’anni di carriera, Coppola ha messo la firma su medaglie mondiali ed olimpiche. Un punto di riferimento per tutto il movimento per le sue competenze tecniche e la capacità di dialogo con gli atleti, dai quali riesce a tirare sempre fuori il meglio.

    Stabiese di nascita (1952), sposato con Anna e padre di Ruggiero e Antonio, Coppola è stato professore di Educazione fisica. Ha iniziato a fare canottaggio alla fine degli anni Sessanta, presso il Circolo Nautico Stabia il cui allenatore era Giuseppe La Mura. Nel 1975 ha iniziato la carriera di tecnico, nel 1993 il primo incarico con la Nazionale come responsabile della punta Senior.

    Del suo ruolo, ha detto: “L’allenatore serve soprattutto nei momenti di sconforto, quando l’atleta non riesce a completare gli allenamenti. Caricare, motivare… Deve esserci un confronto continuo tra i ragazzi che devono ricominciare a credere soprattutto nella qualità dell’allenamento. Ci vogliono punti di riferimento ed ogni giorno ragionare insieme sui riscontri di eventuali miglioramenti. In quei 6-7 minuti di gara. In sintesi: qualità del lavoro, entusiasmo e tanta volontà”.